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Ginnastica Posturale® nei casi di scoliosi
Ginnastica Posturale® nei casi di scoliosi lievi, definite scoliosi strutturate minori, solitamente idiopatiche, si rivela preventiva e compensativa.
Queste sono scoliosi molto frequenti, presentano valori angolari della curva non superiori a 30°.
Un valido aiuto viene apportato dal metodo Ginnastica Posturale nei casi di scoliosi minori, idiopatiche e sull’atteggiamento scoliotico in sé, inteso come un insieme di posizioni scorrette mantenute in permanenza e che fa lentamente smarrire la nozione di corretto schema corporeo; è bene notare che l’atteggiamento scoliotico non è sempre correlato da scoliosi, né necessariamente può generarla, se si interviene in tempo.
Riassumendo, gli studi dimostrano che la pratica di Ginnastica Posturale nei casi di scoliosi:
- favorisce la riduzione della curvatura di proporzioni modeste;
- frena l’aggravamento di una scoliosi minore poco evolutiva;
- rallenta l’evoluzione di una curva anche di notevole entità;
- fa prevenzione nei confronti di peggioramenti o insorgenza di patologie correlate.
Princìpi metodici della ginnastica posturale nei casi di scoliosi:
- studio del soggetto (caratteristiche comportamentali, ambientali ed emotive);
- rieducazione posturale;
- mobilizzazione;
- rafforzamento muscolare;
- respirazione;
- attività sportive.
Il trattamento di Ginnastica Posturale nei casi di scoliosi passa principalmente attraverso la rieducazione posturale che ha lo scopo di permettere all’individuo si applicare, con una partecipazione attiva, una “posizione posturale corretta” in permanenza.
La rieducazione della postura avviene tramite diverse fasi:
- Presa di coscienza corporea: questa fase ha l’obiettivo di insegnare al soggetto a percepire il proprio corpo, a essere in grado di rappresentare la propria forma cormporea e la posizione nello spazio. Si attua un’analisi delle caratteristiche ambientali ed emotive e come realizzazione pratica prevede principalmente il rilascio muscolare.
- Individuazione degli atteggiamenti posturali viziati: è una fase molto importante perché vengono ricercate le disarmonie fisiche relative alle posizioni (dal basso verso l’alto, e tramite lo specchio ortopedico), a livello vertebrale e le disarmonie dinamiche relative ai movimenti (mancanza di coordinazione, problemi respiratori e nell’uso della forza, ecc). Questa fase vuole donare al soggetto il senso della sua unità psicofisica, tranquillizzandolo in caso sia allarmato o al contrario stimolandolo in caso di atteggiamento passivo. Il soggetto diverrà parte attiva perché percepirà quali sono gli atteggiamenti viziati e cercherà di correggerli evitando qualsiasi errata compensazione. In questa fase si eseguono semplici test: si chiede al soggetto di stare immobile su due piedi, in equilibrio su un piede, di camminare seguendo dei tracciati sul pavimento, di passare la palla da una mano all’altra e da un piede all’altro. Generalmente le disarmonie riscontrate sono: dismetrie degli arti inferiori, piedi piatti, bacino ruotato, limitazioni articolari e/o muscolari, muscoli retratti o ipertonici, alterazioni nella meccanica respiratoria, mancanza di coordinazione nei movimenti abituali.
- Integrazione della postura corretta: la Ginnastica Posturale nei casi di scoliosi viene adatta al tipo di atteggiamento da correggere, partecipa tutto il corpo, non soltanto l’area viziata, perché tutti i distretti sono comunicanti e collaborano l’un l’altro per il benessere di tutto il corpo (particolarmente coinvolto è l’apparato muscolare). Gli atteggiamenti posturali appresi saranno applicati in modo automatico dal soggetto in ogni momento della vita quotidiana.
Lo stiramento assiale permette la diminuzione delle curve in senso anteroposteriore e laterale. Questa fase si integra con la successiva, che lavora sulla mobilizzazione e sull’autoallungamento:
- Mobilizzazione: è importante riscontrare in partenza una buona mobilità articolare, solitamente presente nelle scoliosi entro i 30°, in quanto il rachide è sufficientemente libero verso la correzione angolare, e nei casi in cui la curva non risulta molto flessibile. I mezzi mobilizzanti sono diversi:
autoallungamento effettuato nella progressione di disteso, seduto, in ginocchio, all’impiedi e in movimento, favorendo l’allineamento del rachide, quindi attraverso una correzione a livello tridimensionale
ginnastica posturale eseguita simmetricamente e asimmetricamente: quest’ultima tipologia di intervento localizzato con precisione permette di realizzare al meglio il protocollo di correzione posturale.
La mobilizzazione è importante per introdurre il soggetto alle fasi successive.
- Educazione motoria e rafforzamento muscolare (trofismo): comprende le azioni che tendono a migliorare l’efficenza e la forza dei muscoli. L’esercizio correttivo in questo ambito va calibrato in base all’incidenza dell’inclinazione e alla rotazione vertebrale sul gioco destro e sinistro e riguarda in particolare i muscoli addominali, per spianare le sporgenze condrosternali, e degli arti inferiori, per dare una buona base di sostegno al rachide e preparare il fisico alla fase dell’attività sportiva.
Oltre al rafforzamento muscolare, l’azione mira anche all’allungamento del rachide favorendone la decompressione, prevenire la compressione del lato opposto, agendo simultaneamente sulle curve di compenso.
- Respirazione: nelle scoliosi non gravi non si riscontrano situazioni patologiche relative alla respirazione ma è importante valutare il tipo di respirazione effettuata dal soggetto per comprendere se si manifestano zone rigide (nelle decompressioni) e zone mobili (nelle gibbosità). Come più volte ricordato, i distretti corporei sono comuncanti, per questo principio possiamo fare i seguenti collegamenti in merito all’atteggiamento scoliotico:
lato convesso: le coste sono quasi in posizione espiratoria, poiché troppo verticali
lato concavo: l’orizzontalizzazione delle coste limita il movimento, che può anche portare all’aumento del diametro trasverso del torace
La Ginnastica Posturale che mira alla rieducazione respiratoria ha quindi lo scopo di sviluppare la funzione respiratoria, rendere il soggetto padrone del suo ritmo e in grado di adottare una corretta respirazione addominale, oltre a quella toracica, migliorando anche l’utilizzazione delle vie aeree superiori. Anche questo tipo di apprendimento è destinato a restare nell’individuo come gesto quotidiano e non semplicemente come momento di trattamento specifico.
La ginnastica respiratoria ha anche un ruolo rilassante e distensivo dei blocchi posturali. - Attività sportive: il soggetto con scoliosi non è spontaneamente portato all’attività fisica, pertanto è importante far apprendere l’importanza e far nascere delle vocazioni sportive spontanee. Questo perché lo sport apporta benefici a tutto il corpo e tiene allenati gli apparati, non perché sia considerato come fase correttiva della scoliosi. Anche in questo caso la pratica sportiva è ammessa nei casi di scoliosi inferiori ai 30° circa, ma è comunque lo specialista a valutare se è ammessa o controindicata.
I soggetti scoliotici idonei alla pratica sportiva possono essere indirizzati verso attività non pericolose e che non richiedano sforzi eccessivi, che coinvolga particolarmente il sistema cardio-respiratorio e che possano essere condotte in modo regolare e per lungo tempo (anche tutta la vita), come ad esempio il nuoto a livello non agonistico. E’ importante sottolineare che anche gli adolescenti, che sono nel pieno della fase evolutiva corporea, seppur con leggere scoliosi, vanno spronati a svolgere attività sportiva, sempre nei limiti sopra descritti. - Massaggi: spesso sono indicati dei massaggi specifici al termine della seduta di Ginnastica Posturale®, che rilassa il fisico e allevia le tensioni, aiutando il soggetto a riposare mente e corpo.
- Obiettivo finale della ginnastica posturale nei casi di scoliosi: al termine del trattamento il soggetto deve essere in grado di opporsi naturalmente ai movimenti disequilibranti, soprattutto nelle posizioni prolungate in piedi o da seduti, o nei casi in cui il fisico è sotto sforzo. Possiamo parlare quindi di integrazione della correzione posturale ottenuta nello schema corporeo, nelle posizioni e nei gesti di vita quotidiana.
Ginnastica Posturale® nei casi di scoliosi più gravi
E’ importante sottolineare che la Ginnastica Posturale nei casi di scoliosi non ha l’ambizione di curare le forme più gravi. In questi casi si pone l’obiettivo di rieducare il soggetto ad atteggiamenti posturali e movimenti corretti al fine di favorire il blocco dell’evoluzione della curva scoliotica, prevenire peggioramenti e alleviare dolore e disturbi correlati.
Nello specifico in questo caso, gli obiettivi sono:
- effettuare educazione muscolare, che perfeziona lo schema muscolare del soggetto e si integra alla terapia medica;
- creare automatismi corretti applicabili alla quotidianità;
- supportare il soggetto fornendo mezzi che aiutino la postura e il benessere generale.
Nei casi più ostinati, il medico può consigliare un’integrazione tramite trattamento ortopedico, associato sempre alla rieducazione e al riadattamento posturale. I casi molto complessi sono invece tra trattare chirurgicamente.
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