Formazione Nazionale Istruttori
Ginnastica Posturale e Scoliosi
Serve fare degli esercizi specifici per la scoliosi? Molte persone colpite da questa patologia si domandano se sia utile lavorare dal punto di vista della Ginnastica Posturale o dell’Esercizio Correttivo, in modo costante.
Serve fare degli esercizi specifici per la scoliosi? Molte persone colpite da questa patologia si domandano se sia utile lavorare dal punto di vista della Ginnastica Posturale o dell’Esercizio Correttivo, in modo costante.
L’unica risposta sta prima di tutto nella tipologia di scoliosi da trattare e nelle possibilità di correzione della postura, con metodi pensati per ogni singola situazione.
L’utilizzo di tutori ortopedici e una terapia mirata di fisioterapia, possono infatti essere accompagnati da un’attività continua di Ginnastica Posturale per la scoliosi, che è uno strumento in questi casi straordinario per ottenere risultati.
Gli esercizi di Ginnastica Posturale per la scoliosi
Ogni movimento da eseguire deve essere assolutamente studiato in collaborazione con il trainer di Ginnastica Posturale al fine di ottenere un’azione correttiva della curva scoliotica, o almeno un risultato che possa contenere le problematiche posturali e prevenire il dolore provocato dalla situazione di disallineamento della colonna vertebrale.
Eseguire correttamente gli esercizi di Ginnastica Posturale per la scoliosi, quando non possono ridurre in maniera significativa la curva scoliotica, può comunque scongiurare un peggioramento della patologia, attivando la muscolatura in modo mirato per la tonificazione e per rinforzare la corretta postura in ogni momento.
Gli esercizi vengono effettuati in diverse posizioni, da seduti, sdraiati, in posizione eretta o a quattro zampe. In modo da agire su segmenti muscolari differenti, a seconda del tipo di scoliosi.
Questa grande diversificazione degli esercizi è importante perché non tutte le patologie sono simili, e il disallineamento della colonna vertebrale può interessare aree diverse ed esercizi di ginnastica posturale per la scoliosi differenti sono necessari per ottenere i risultati voluti.
L’obiettivo principale è sempre quello di allungare i muscoli nella parte concava della curva scoliotica. In modo che essi siano retratti al contrario, nella parte della curva scoliotica e mantengano le vertebre inclinate.
In secondo luogo si agisce, poi, sulla muscolatura della regione lombare laterale, durante la Ginnastica Posturale dedicata al muscolo quadrato dei lombi. Così si aumenta la convessità del lato opposto e la curva verrà stabilizzata dal lavoro dei muscoli sul lato concavo.
Per la corretta postura dei muscoli, si lavora anche sugli psoas, che tirano i corpi vertebrali verso la loro parte. Ovvero contraendo il muscolo psoas a sinistra, la colonna vertebrale si gira verso destra.
Nel caso di lordosi, l’azione del muscolo psoas favorisce la rotazione, mentre nel caso di cifosi agisce come un flessore. Si tratta di forze muscolari che tendono ad aumentare la deformità della colonna e che vanno modificate con gli esercizi di ginnastica posturale per la scoliosi, correttiva.
Lavorando sui muscoli della regione dorsale, si sa che l’aggravante per le curve scoliotiche arriva anche da questo distretto muscolare, che agiscono per aumentare il grado della curva data la tensione provocata dal rachide verso la convessità. Partecipano fibre muscolari, muscoli romboide e trapezio, gran dorsale… è importante che ogni esercizio venga studiato per evitare un carico e una torsione ulteriori, da un trainer preparato nella ginnastica posturale.
Tipologie della scoliosi
I tipi si differenziano innanzitutto in base alle cause correlate:
- scoliosi congenite, sono dovute a neuropatie dovute a malattie o anomalie del sistema nervoso (es. poliomielite), miopatie dovute a malattie o anomalie dei muscoli (es. distrofia muscolare progressiva), difetti dei corpi vertebrali (es. sinostosi, emispondilo), neurofibromatosi (es. malattia di Reklinghausen), mesenchimopatie (es. morbo di Marfan);
- scoliosi traumatiche, dovute principalmente a interventi chirurgici e fratture;
- scoliosi statiche o funzionali, dovute all’asimmetria del bacino o alla dismetria degli arti inferiori. In quest’ultima tipologia l’inflessione laterale del rachide non è accompagnata dalla rotazione delle vertebre, per cui riequilibrando il bacino con un rialzo sotto l’arto più corto, la curvatura scompare;
- scoliosi idiopatiche, sono le scoliosi di cui l’eziologia è ignota e rappresentano il 75-78% dei casi. Si verifica soprattutto nell’età giovanile in cui la colonna vertebrale è in crescita e viene quindi classificata in infantile, giovanile o adolescenziale. Statisticamente, dal 2 al 10% dei giovani è colpito da scoliosi, diffusa soprattutto tra le femmine. Mentre in quella infantile non c’è prevalenza di sesso nella diffusione della scoliosi. Alcuni studi tendono a dimostrare che ci sia anche un fattore genetico che si verifica in modo tardivo.
Come possiamo notare, la scoliosi è un difetto multifattoriale che raramente è causato da un unico fattore. Ci sono poi da considerare tutti gli aspetti sociali, ambientali e caratteriali che intervengono soprattutto a livello di squilibrio posturale.
Questa patologia della colonna vertebrale è caratterizzata da diverse deviazioni della colonna stessa, non tutte similari.
In ogni caso, la deviazione in senso laterale è la più nota, rendendo la schiena “storta” a prima vista e costringendo le vertebre ad inclinarsi lateralmente rispetto all’asse.
Un lato della colonna sarà concavo e l’opposto lato convesso sarà interessato da una rotazione compensativa, che tenta di riportare l’asse di gravità al centro ma diventa una causa di asimmetria anche della gabbia toracica (deformazione gibbo-costale).
Le problematiche, oltre che visibili esteticamente nella curva primaria e nelle curve di compenso, coinvolgono diverse parti dell’apparato muscolo-scheletrico.
Nel caso di una deviazione sul piano sagittale, non solo laterale ma anche frontale, si parla di cifoscoliosi, quando l’alterazione della colonna presenta un incurvamento sia in avanti che laterale.
Classificazione delle scoliosi
Di regola le scoliosi si suddividono in base alla localizzazione della curva scoliotica e alle cause che l’hanno scatenata.
La localizzazione distingue le scoliosi in base alla curva primaria e doppia curva primaria, meno frequenti.
- Scoliosi dorsale o toracica – curva primaria;
- Dorso-lombare – curva primaria;
- Lombare – curva primaria;
- Cervico-dorsale – curva primaria;
- Dorsale e lombare – doppia curva primaria;
- Con doppia curva toracica – doppia curva primaria;
- Toracica e toraco-lombare – doppia curva primaria.
In base alle cause, si suddividono in:
- scoliosi congenita (presente fin dalla nascita);
- acquisita (lesioni neuromuscolari, traumi, infiammazioni, etc.);
- idiopatica (di origine sconosciuta).
Trattamento con Ginnastica Posturale per la Scoliosi
A seconda della situazione, del tipo di scoliosi e delle gravità della patologia, si possono pensare delle terapie mirate. La ginnastica posturale o correttiva è sempre consigliata per i casi più lievi di scoliosi. Mentre nei casi più gravi si deve associare l’attività fisica con corsetti e tutori, prescritti dal medico ortopedico in modo personalizzato.
Il connubio tra scoliosi e attività fisica è importante. Mentre quello con lo sport è da evitare se le discipline sportive richiedono degli sforzi dannosi come nel caso della danza, della ginnastica artistica o degli sport dove è richiesta molta flessibilità. Anche il nuoto, consigliato per decenni ai bambini per la prevenzione della scoliosi, in realtà non aiuta la colonna vertebrale, che risulta troppo mobile e deformabile.
Inoltre, la capacità toracica non del tutto ottimale di molti affetti da scoliosi, spesso non consente una respirazione adeguata.
La miglior scelta nell’attività da intraprendere è quella della ginnastica posturale o correttiva, nella quale diversi esercizi sono mirati al trattamento della scoliosi, tenendo conto della conformazione lombare, toracica, dorsale, etc.
Atteggiamento scoliotico e ginnastica posturale per la scoliosi
La scoliosi non deve essere confusa con il cosiddetto atteggiamento scoliotico. Non si tratta di una deformazione della colonna vertebrale strutturale, ma di un atteggiamento che a volte deriva da una alterazione posturale, una differenza tra gli arti oppure da una lussazione dell’anca, da dolori muscolari o vertebrali che creano delle posture scorrette.
Si parla, infatti, a volte di scoliosi posturale ovvero un atteggiamento viziato, visibile nella posizione eretta, che va a comportare una deviazione laterale della colonna vertebrale ma non comporta la rotazione dei corpi vertebrali interni, che sono presenti solo nella scoliosi vera e propria.
L’atteggiamento scoliotico può essere corretto tramite interventi esterni di ginnastica per scoliosi posturale, con:
- esercizi di trazione per la colonna vertebrale;
- flessioni;
- inclinazioni;
- estensioni;
- rotazioni.