Teoria e Metodologia di Ginnastica Posturale®

Teoria e Metodologia di Ginnastica Posturale®

Ginnastica Posturale

Questo tipo di attività motoria può trovare applicazioni sia in ambito sportivo, sia preventivo, sia medico.

Con il termine Ginnastica Posturale si definisce un’attività motoria volta a migliorare le funzioni posturali attraverso prima di tutto un’educazione al movimento e alle posture corrette da utilizzare ed in secondo luogo attraverso esercizi che possono influenzare in maniera positiva la percezione del proprio corpo e quindi la gestione dello stesso nello spazio, migliorando così in termini globali la postura.

Il lavoro del team ATS, composto da molteplici professionisti della salute con differente estrazione accademica e professionale, è stato quello di verificare con attenzione quali fossero esattamente le metodologie utilizzate durante lo svolgimento di lezioni di gruppo di ginnastica posturale in ambito non sanitario all’interno dei fitness club.

Lo scopo di questa verifica era quello di studiare i metodi più frequentemente utilizzati dagli operatori del settore, al fine di proporre un approccio nuovo, globale e sintetico che potesse contenere tutti gli elementi utili per condurre una seduta di attività motoria orientata alla ginnastica e all’educazione posturale, eliminando quei contenuti motori che potevano risultare troppo orientati verso altre discipline. L’analisi condotta ha reso possibile una migliore comprensione di come spesso gli operatori non sanitari interpretino la lezione di gruppo di ginnastica posturale solo in base alla propria formazione accademico/culturale, spesso senza tenere conto del livello dei soggetti e senza soffermarsi su alcuni princìpi fondanti.

La mancanza di un percorso chiaro e delineato, ma soprattutto di un format ripetibile, completo e metodico durante le lezioni di gruppo, ha generato la nascita del Metodo Scientifico Ginnastica Posturale® di ATS.

Per chiarire tale concetto, vi illustreremo alcuni esempi che possano far comprendere effettivamente quale è stata la necessità da parte degli autori, di creare un format che potesse abbracciare i vari aspetti che interessano ed influiscono sul mantenimento e miglioramento della postura, attraverso l’esercizio fisico.

Un trainer

  • con formazione pilates andrà a favorire il rinforzo muscolare senza aver opportunamente mobilizzato o riequilibrato le tensioni tra i vari distretti corporei favorendo la fissazione di alterazioni posturali già presenti.
  • con formazione yoga favorirà l’allungamento e la respirazione, a sfavore del rinforzo muscolare globale, andando spesso a peggiorare un problema posturale dovuto a lassità legamentosa.
  • con formazione di fitness favorirà lo stretching con risultati molto esigui rispetto alle reali necessità della persona.

Potremmo citarne altri ma ci siamo soffermati su quelli la cui percentuale di incidenza all’interno dei corsi è risultata maggiore.
Tale analisi non vuole in nessun modo andare a criticare i metodi citati, anzi alcuni esercizi presenti nei metodi precedentemente esposti sono presenti all’interno della lezione di Ginnastica Posturale Metodo Scientifico.
Il nostro obiettivo è dunque quello di far comprendere agli insegnanti, che il pilates è pilates, lo yoga è yoga, lo stretching è stretching, ecc. e dunque la seduta di ginnastica posturale deve avere come obiettivo, il miglioramento della postura attraverso esercitazioni di:

  1. respirazione;
  2. mobilizzazione articolare;
  3. equilibrio, propriocezione, stabilizzazione e cinestesia;
  4. mobilizzazione vertebrale e decompressione discale;
  5. allungamento, coordinazione e sviluppo delle catene cinetiche;
  6. rinforzo, resistenza e stabilizzazione muscolare;
  7. auto-allungamento globale.

Per sviluppare il metodo ci siamo basati in parte, su una vasta gamma di filosofie come ad esempio, Mézières, RPG, Feldenkrais, Alexander, McKenzie, Back School, etc. e le abbiamo modificate in modo tale che ogni fase della lezione di ginnastica posturale, sia logicamente connessa con la fase successiva di lavoro.

Ricordiamo che esistono molteplici metodi di lavoro riguardanti il miglioramento della postura. Il nostro metodo, che andremo a esporre, si baserà sull’esercizio fisico.

L’esercizio fisico, dunque, gioca un ruolo fondamentale nell’influenzare la postura. Sahrmann indica come un difetto di movimento può indurre la patologia e non esserne solo il risultato, infatti movimenti abituali e posture mantenute giocano un ruolo principale nello sviluppo della disfunzione [7].
Kendall et al. individuano come i difetti posturali originano dall’utilizzo non corretto delle potenzialità del corpo e non dalla struttura e funzione di un corpo ritenuto normale, infatti la continuità di questi difetti posturali può scatenare l’insorgenza di disagio, dolore o invalidità [8].
Uno degli obiettivi principali del presente metodo sarà quello di far sviluppare al soggetto la capacità di controllo e variazione della postura in maniera attiva (attraverso l’utilizzo del sistema osteo-muscolo-tendineo-legamentoso) durante le azioni della vita quotidiana. Come accennato in precedenza, il miglioramento della postura avverrà attraverso differenti tipi di caratteristiche motorie, senza focalizzarsi soltanto su alcune componenti riguardanti la postura.
Il format di lavoro della seduta di Ginnastica Posturale Metodo Scientifico si suddividerà in tre fasi principali di lavoro, aventi differenti obiettivi come indicato nello schema seguente:

Tratto dal libro Ginnastica Posturale ® Metodo Scientifico (www.ginnasticaposturale.com/libro)

Ginnastica Posturale