Cervicale: disturbi e trattamenti

Cervicale: disturbi e trattamenti

Con cervicalgia s’intende tutta quella serie di disturbi inerenti la zona del collo, nello specifico le sette vertebre che sostengono il capo e gli permettono di ruotare, flettersi ed estendersi.

Molti erroneamente definiscono “cervicale” qualsiasi problematica relativa al collo, così non è. La corretta definizione è “cervicalgia”.

Ginnastica Posturale® è fondamentale nel trattamento di tutte le patologie che investono la regione cervicale, attraverso esercizi che mirano ad alleviare il dolore, rinforzare la muscolatura e ridurre la rigidità, andando a migliorare il movimento.

IL TORCICOLLO MUSCOLARE (detto “cervicale”)

Si tratta di una contrattura frequente e consiste in una posizione caratteristica del capo inclinato dal lato della contrattura, col mento ruotato verso la spalla opposta. La contrattura riguarda lo sternocleidomastoideo e si rivela anche nel neonato (già verso la sesta settimana di vita) in cui è facilmente individuabile perché tende sempre ad appoggiare sul cuscino il lato della testa che è colpito dalla lesione.

Cause: In base alle possibili cause, i torcicolli muscolari si classificano in:

  • Vero torcicollo miogeno congenito: deviazione della testa e asimmetria facciale, dovuto probabilmente alla cattiva posizione intrauterina del feto. Se non viene corretto entro i primi due anni di vita può causare disturbi alla colonna vertebrale.
  • Torcicollo del neonato o lattante: dovuto a un trauma subìto dal collo durante il parto.
  • Torcicollo antalgico o da raffreddamento: è comune a qualsiasi età e può provocare temporanee algie da sovraccarico a livello dorsale e lombare.

Agire tempestivamente è importante per evitare un peggioramento della situazione.

Gli esercizi fanno parte della ginnastica posturale e correttiva, e consistono principalmente nello stiramento del capo dapprima in posizione normale e successivamente in posizione iper-estesa, per eliminare eventuali contratture residue e raggiungere il massimo stiramento muscolare. Un esempio di esercizio è quello di inclinare il capo verso la spalla del lato opposto a quello della lesione e contemporaneamente ruotare il mento verso la spalla del lato leso.

Nello specifico, gli esercizi per i torcicolli, che sono molto comuni, oltre a quello sopra descritto prevedono altri protocolli da eseguire nella posizione seduta:

  • auto-allungamento associato a retrazione moderata del capo;
  • flessione laterale in allungamento;
  • torsione in avvitamento verso l’alto;
  • mobilizzazione delle spalle.

Fanno parte del protocollo anche esercizi di trazione, sempre moderata e dolce, da svolgere anche tramite supporti come il trazionatore per il collo, un moderno strumento portatile che va applicato al collo ed è costituito da camere d’aria gonfiabili che si adattano all’angolo di trazione voluto.

Si svolgono anche esercizi di irrobustimento che consistono nella retrazione del mento, retropulsione del capo associata a controresistenza.

Se tutti i trattamenti di ginnastica correttiva alla cervicale non si rivelano efficaci, nei soggetti in età scolastica è possibile intervenire chirurgicamente: si effettua la resezione di un tratto della porzione distale del muscolo sternocleidomastoideo. Nel periodo pre-operatorio si eseguono comunque esercizi di stiramento passivo, che proseguono dopo l’operazione in abbinamento a manipolazioni del collo, appena il soggetto è in grado di sostenerle.

E’ utile sempre abbinare la ginnastica correttiva come prevenzione e supporto alla guarigione.

L’ACCORCIAMENTO DEL COLLO (o Sindrome di Klippel-Feil o popolarmente detta “uomo senza collo”)

Questa malformazione si verifica tra la terza e l’ottava settimana di vita fetale, è quindi un’alterazione congenita dovuta a fusione o emispondili a carico delle vertebre cervicali. Ciò provoca la mancata segmentazione dei metameri cervicali e l’eziologia non è stata ancora chiarita.

Dal punto di vista estetico si denota nel bambino un marcato accorciamento del collo e attaccatura bassa dei capelli ed è spesso associata a disturbi ben più gravi che interessano, tra gli altri, il sistema nervoso. Altre patologie associate sono: scoliosi, cifosi, deformità di Sprengel (scapola alta congenita), alterazioni renali, sordità, sincinesia (incapacità di muovere una mano in maniera indipendente dalla mano opposta). Essendo le articolazioni più fragili, è opportuno evitare al bambino tutte quelle attività che richiedono uno sforzo eccessivo al rachide cervicale.

Trattamento: La ginnastica correttiva nel caso di accorciamento del collo prevede estensioni del rachide cervicale associate all’abbassamento delle spalle, flessioni, circonduzioni e torsioni del capo, trazioni con collare cervicale.

Il trattamento ortopedico può essere utilizzato ma dà risultati modesti perché prevede metodi troppo lunghi e un’assoluta collaborazione da parte del bambino; il trattamento chirurgico invece è sconsigliato per via delle tragiche conseguenze che potrebbe determinare.

FRATTURE e LUSSAZIONI DEL COLLO

Entrambi i casi sono di origine traumatica: impatti con corpi duri provocano una frattura alla base o alla volta cranica, mentre colpi attutiti trasferiscono l’azione traumatica generalmente sull’atlante.

Trattamento: Solitamente si applicano supporti ortopedici, con riduzione mediante trazione. La ginnastica correttiva prevede la fase di mobilizzazione e rieducazione posturale, per accompagnare il soggetto alla guarigione ed educare al mantenimento di una corretta postura, al fine di prevenire l’insorgenza di complicazioni o peggioramenti. Nei casi di lesioni midollari si interviene con l’immobilizzazione immediata e successivamente si attua la ginnastica, sotto costante controllo medico.

PARAMORFISMI DEL COLLO

Elenchiamo la classificazione con i relativi esercizi consigliati.

  • Collo a cigno: il collo è spostato in avanti e l’asse risulta obliquo. La causa determinante è l’ipotrofia dei muscoli cervicali spesso dipendente da una cifosi alta. La ginnastica correttiva consiste principalmente nell’esercizio della retrazione del capo.
  • Nuca biventre: è presente una divisione longitudinale mediana del collo dovuta a l’ipotrofia del muscolo cucullare e dei due muscoli biventri. La ginnastica correttiva consiste principalmente nell’esercizio della retrazione del capo.
  • Lordosi cervicale: è un’azione di compensazione legata al grado di curvatura della cifosi. La ginnastica correttiva effettua una rieducazione psicomotoria, oltre a esercizi di retrazione del capo.

TRATTAMENTI

ESERCIZIO DI RETRAZIONE DEL CAPO. E’ uno dei cardini dell’educazione motoria preventiva e compensativa. L’esercizio viene svolto davanti allo specchio e le fasi sono:

  • Lieve inclinazione in avanti del capo, per raddrizzare le vertebre; sono coinvolti i muscoli del collo, il retto anteriore, sopra e sotto-ioidei.
  • Contrazione dei muscoli della nuca e inclinazione all’indietro del capo; sono coinvolti il muscolo splenio, il semispinale del capo e il lunghissimo del capo.

Per la corretta esecuzione dell’esercizio, si posiziona il pollice contro il mento e l’indice contro la fronte e si porta indietro la testa: la retrazione consiste nell’azione istintiva del capo per evitare un oggetto che viene lanciato contro il volto.

ESERCIZI ANTALGICI PER LE CERVICALGIE. La posizione del capo è quella di “doppiomento” (mento leggermente retratto e capo appena inclinato indietro). Gli esercizi si svolgono da seduti e comprendono:

  • autoallungamento associato a retrazione moderata del capo;
  • flessione laterale del capo in allungamento;
  • torsione del capo in avvitamento verso l’alto;
  • mobilizzazione delle spalle.